La storia dell’Origami

Ci fu un giorno in cui venne inventata la carta  e …..l’origami

Senza carta non possono esistere gli origami: per questo la loro storia inizia li o poco più tardi….dopo l’invenzione di questo materiale importantissimo, uno tra i più antiche inventati dall’uomo e così diffusamente usato ancora oggi dopo circa due millenni.

Il termine Origami deriva infatti da Ori (piegare) e Kami (carta che per regole grammaticali diventa origami)  che vuol dire appunto “piegare la carta” o semplicemente “carta piegata”.

Dietro al nome ci sono significati più profondi che legano quest’arte alla sacralità: Kami infatti vuol dire anche divinità, qualcosa che “sta al di sopra”: si pensa che sia legato al fatto che quando le fibre della carta sono al macero galleggiano sull’acqua formando una specie di contatto con le divinità.

Ma il nome rimanda anche al concetto di “rinascita” in quanto le piantine di riso vengono “uccise” e trasformate in qualcos’altro, risorgendo quindi, sotto forma di carta.

Il lungo viaggio dell’origami comincia dunque nel giorno dell’invenzione della carta o forse poco più tardi: la sua diffusione, che ha avuto inizio in tempi remoti e dura tuttora, è strettamente legata a quella della carta stessa.

La carta è stata inventata in Cina. I primi ritrovamenti archeologici di carta vengono datati intorno al 100 a.c. ma la storia attribuisce l’invenzione all’eunuco Cai Lun che nel 105 d.c. presentò all’Imperatore Hedi e imperatrice Deng Sui, un prototipo ricavato da fibre di canapa, vari di tipi di corteccia, come quella del gelso, ed altri materiali grezzi e di recupero.

Probabilmente la qualità della fattura e l’impressione che suscitò nell’imperatore diede un impulso molto forte alla diffusione della carta nell’Impero Cinese, dove divenne sempre più popolare.

La carta era piuttosto resistente e si prestava a essere colorata, ma soprattutto costituiva un supporto ideale per la scrittura a inchiostro e finì così per soppiantare le strisce di legno e bambù utilizzate sino ad allora.

Inoltre la carta era così sottile da poter essere piegata, mantenendo bene la piega, e poi riaperta e ripiegata nuovamente per innumerevoli volte, caratteristica assai rilevante per il successivo sviluppo dell’origami.

Nel 114 d.c. l’imperatrice Deng Sui (divenuta vedova) per ricompensare Cai Lun dei suoi servigi, lo nominò “Marchese di Longtinq” città dove oggi si trova un museo a lui intitolato e dedicato alla cultura della carta.