Spesa circolare, di stagione e a zero spreco

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Parole nuove, concetti antichi.

Dai vestiti, alla tecnologia, alla cucina, il tema della circolarità è diventato un elemento centrale in ogni area produttiva per poter rispondere ad un utilizzo più intelligente delle risorse che abbiamo a disposizione.

Tuttavia, a partire dalla rivoluzione industriale e ancora di più dal boom economico, abbiamo sempre di più sostenuto un’economia di tipo lineare: produco, utilizzo e ciò che avanza lo scarto.

In particolare, in cucina, in contemporanea ad un cambiamento delle abitudini alimentari, abbiamo iniziato a comprare prodotti confezionati, a dedicare meno tempo alla preparazione dei pasti, contribuendo ad un maggiore spreco delle risorse. Un esempio immediato e alla base di molte preparazioni nella tradizione gastronomica italiana è quello del brodo vegetale, un tempo ottenuto a partire dalle bucce e dalle foglie degli ortaggi, oggi invece comprato direttamente o ricavato dal dado, gettando una parte dei vegetali.

Di fatto in passato i senior e gli anziani trasmettevano alle generazioni più giovani come usare al meglio le materie prime; non era necessario parlare di spreco perché non sapevamo cosa fosse, non ci interrogavamo sulla stagionalità dei vegetali perché vi erano solamente quelli disponibili, né, tantomeno, sull’origine dei prodotti poiché si trovavano esclusivamente quelli locali.

Oggi invece il nostro vocabolario si è arricchito, e al contempo, vi è una rigenerata coscienza del valore di ciò che compriamo, in particolare del cibo. Per promuovere quindi un approccio consapevole alle materie prime ci si avvale di nuove parole ma di vecchi concetti, quali circolaritàstagionalità e spreco, in passato quasi scontati.

Ecco, quindi, i consigli per una spesa circolare, di stagione, a zero spreco e in salute!

  • Comprare una borraccia: avere sempre con sé una borraccia per ridurre l’uso di bottiglie di plastica e, soprattutto abituarsi a bere di più. In Italia l’acqua di rubinetto è buonissima, ma non solo: rappresenta una buona fonte di calcio per le nostre ossa. Acquisire questa abitudine diventa ancora più centrale nei senior e negli anziani, dove la percezione della sete è minore e, di conseguenza, i livelli di idratazione risultano sempre inferiori alle raccomandazioni.
  • Dedicare più tempo alla spesa: esistono ormai diversi negozi e mercati dove è possibile acquistare tutti i prodotti, dalla pasta, ai legumi, alla frutta e verdura in modalità sfusa, riducendo l’utilizzo di packaging. Per la carne, se si acquista ad esempio un pollo intero, è possibile richiedere al macellaio di separare le varie parti, che possono essere utilizzate in preparazioni differenti senza che vengano gettate: ad esempio le ossa possono essere impiegate per la preparazione di un brodo e le interiora per una gustosa torta salata.

In questo modo la spesa richiederà un po’ più tempo, ma il guadagno sarà in salute, attraverso la disponibilità di alimenti sempre freschi e di stagione, con un maggiore contenuto di vitamine.

  • Pianificare i piatti della settimana: soddisfare le esigenze di tutti e ottimizzare i tempi in cucina è utile anche per ridurre gli sprechi. I cereali in chicco, come farro, riso e orzo possono essere cucinati e conservati in frigo per 2-3 giorni, insieme alle verdure già cotte, o eventualmente congelate. Anche i sughi, a base di verdure, legumi, carne o pesce, possono essere cucinati per più pasti e poi stoccati nel freezer. Con gli scarti dei vegetali, oltre al brodo, si può pensare di cucinare un minestrone, una sana vecchia preparazione culinaria!

Nulla dunque di nuovo, quanto un ritrovato sano approccio all’alimentazione e all’ambiente.

Fonte: https://osservatoriosenior.it/2023/11/spesa-circolare-di-stagione-e-a-zero-spreco/?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_campaign=osservatorio-senior-ultime-novita-14-febbraio-2023-test-8