di: Leo Teresa
MIGRANTE
Giovinezza interrotta
in una terra lontana,
lungo viaggio verso l’ignoto…
Fame, sete, prigione, torture:
la paura di avere fallito.
Partenze vuote, amari ritorni…
Dopo anni l’arrivo a una meta.
Desiderio di vita nel cuore,
volontà di riscatto negli occhi,
gratitudine verso chi accoglie
LAMPEDUSA
Bella terra
protetta dal mare
sferzata dal vento,
miraggio irraggiungibile…
il tuo riflesso
nell’acqua cristallina
brilla e splende
in lucida armonia.
Figli di un’altra terra,
occhi pieni di storia
consapevoli di tornare,
ingannati e abbandonati,
nel buio della notte,
sbarcano
nella speranza
di una vita migliore
VIALI
Incedere lento
di anziani
sostenuti
a un braccio amico
o da un bastone.
Passi di chiacchiere
tra amici:
“…Famiglia, contagio, lavoro..”.
Spinti
o affiancati
da mamme e papà
scivolano
monopattini
biciclette
passeggini,
tra voci allegre
di bambini.
Camminando
con passo veloce
lo sguardo cattura
solitari podisti,
studenti su libri ed appunti,
giovani cuori al telefono.
NATALE
Lontano
sciamare
tra luci e vetrine,
illusoria immagine
di una festa pagana …
Notte e silenzio
solitudine e freddo
di uno sperduto borgo
in Palestina…
Un bambino,
una stella,
una giovane madre:
luce nuova
per quel borgo e
ed il mondo.
Urla e venti di guerra
ingiustizia
fame, freddo e paura…
Dov’è oggi la stella?
in quale tenda
si rifugia la madre
e protegge da Erode
il bambino?
Ritroviamo
l’essenza del bene
nei bambini
in famiglia
in chi soffre…
Meno luci,
che ingannano gli occhi,
più calore
che brilla nel cuore
Poesie di Leo Teresa